Il ritorno di un grande scrittore: più cattivo, divertente e
romantico che mai
Un video compromettente arriva sul cellulare di Maria Cristina Palma,
moglie del premier italiano. Un terremoto destinato a cambiare molte
cose...
È un mercoledì come tanti e Maria Cristina Palma sta facendo
ginnastica nel suo attico a due passi da Piazza Navona. È ricca, è
bellissima, ma come accade in tutte le vite, non le sono mancate le
sfortune: il padre ha abbandonato la famiglia, ha perso la mamma
quando aveva dodici anni, un fratello quando ne aveva venti e il primo
marito. Ora è sposata con il Presidente del Consiglio, ha una figlia, una
vita noiosa e una rispettabilità che vacilla quando un giorno riceve un
video sul cellulare. Da quel momento Maria Cristina, Maria Tristina,
come qualcuno la chiama, la donna-trofeo che sa solo dire sì e no,
sempre impegnata in massaggi, interviste, occasioni pubbliche e ritrovi
con la gente che conta, è costretta a fare i conti con il passato, a
riappropriarsi della propria vita e a diventare, forse, un po' più vera.
Niccolò Ammaniti è nato a Roma. Tra le sue opere più conosciute
ricordiamo: Fango, Ti prendo e ti porto via, Io non ho paura (Premio
Strega nel 2007, diventato un film per la regia di Gabriele Salvatores),
Come Dio comanda, Anna. Per la Tv ha scritto e diretto le serie Il
miracolo e Anna. I suoi libri sono tradotti in 44 paesi.
«Ammaniti possiede il dono più prezioso: l'originalità. La sua scrittura ti
prende e ti porta via, dove solo lui può.
Silvia Avallone, 7 - Corriere della Sera
«Niccolò Ammaniti ci mostra con pazienza da entomologo quello che
siamo diventati: l'ossessione per l'immagine pubblica, la politica
capace solo di inseguire il consenso veloce e fortuito, le decisioni
prese in base a intuizioni di presunti guru tecnologici, la difficoltà di fare
quel che fa sentire bene davvero, l'inclinazione al sospetto e alla
paranoia».
Annalisa Cuzzocrea, La Stampa
«Un romanzo che ci conduce nelle stanze segrete del potere, ma ci fa
riflettere anche sulle più insidiose deviazioni dei giorni nostri:
l'individualismo, l'apparenza, la mistificazione dell'esteriorità, la
superficialità, la tendenza a cannibalizzare, fagocitare, appiattire».
Micromega