Non siamo mai stati così divisi. Ecco perché
Una dettagliata analisi sulle molte differenze che, in un mondo sempre
più globale, separano gli Stati gli uni dagli altri.
Quando nel 1989 il Muro di Berlino cadde, si pensò alla fine di tutte le
divisioni. Invece, complici l’insicurezza post 11 settembre, le migrazioni
di massa, il movimento no global e il crescente nazionalismo, la
"mentalità della fortezza¿ ha ripreso vigore e negli ultimi vent’anni
almeno 65 Paesi hanno innalzato dei muri. In Europa ci sono barriere
fra Grecia e Macedonia, Macedonia e Serbia, Serbia e Ungheria,
Slovenia e Croazia. E altrove non va diversamente. Fra Botswana e
Zimbabwe, Arabia Saudita e Yemen ci sono recinzioni elettrificate e,
mentre sul web ci si divide in tribù, Donald Trump progetta un muro fra
Stati Uniti e Messico... Questo appassionante reportage spiega le
ragioni storiche di ciò che abbiamo sotto gli occhi, invitandoci a
riflettere sui muri che ogni giorno costruiamo intorno a noi.
Tim Marshall è stato per trent’anni corrispondente estero di BBC e Sky
News, inviato di guerra in Croazia, Bosnia, Macedonia, Kosovo,
Afghanistan, Iraq, Libano, Siria, Israele. I suoi articoli sono apparsi sul
"Times¿, il "Sunday Times¿, il "Guardian¿, l’"Independent¿. È fondatore e
direttore del sito di analisi politica internazionale
thewhatandthewhy.com.
«Tim Marshall torna sulla geografia contemporanea, per ragionare su uno dei punti
più frequentemente all’ordine del giorno: i muri».
L’Espresso
«Tim Marshall fotografa attraverso il crinale delle nuove barriere il volto sfuggente
e contraddittorio del presente».
Il Manifesto
«Marshall è generoso di informazioni storiche e di dati aggiornati, entra nelle
dinamiche della geopolitica e non disdegna le interpretazioni antropologiche».
Avvenire