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Bambino

Bambino

AUTORE: Marco Balzano

PAGINE: 228

CODICE PRODOTTO: 894493

EDIZIONE: EINAUDI

PREZZO EDITORE: 19.00 €

PREZZO OFFERTA: 13.30 €



«Un racconto malinconico e crudele, capace di svelare le tensioni di un’epoca, come solo la grande letteratura sa fare». Corriere della Sera


Una rivelazione ha cambiato la sua vita e ora in Mattia arde un fuoco gelido, che si trasforma nell’ossessiva ricerca di una donna.

Nonostante il soprannome – Bambino – che gli è stato affibbiato dai fascisti per via del viso glabro e pulito, nel petto di Mattia batte un cuore feroce. È una delle camicie nere più spietate di Trieste e la sua missione è battere palmo a palmo la frontiera più dilaniata d’Italia per fare fuori qualsiasi individuo non italiano. Ma c’è un motivo per il quale Mattia indossa la camicia nera, più forte dell’ideologia e della fedeltà al regime: trovare la donna che lo ha messo al mondo, dopo aver scoperto che quella che credeva sua madre non lo è. In mezzo a spedizioni, tradimenti e violenza, la ricerca della donna diventa per Mattia il senso di tutto, ma l’odio genera soltanto odio, il male genera solo male… Un romanzo implacabile, che attraversa come una pallottola la storia più buia del Novecento triestino.

Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante di liceo. Il suo primo romanzo è Il figlio del figlio, cui hanno fatto seguito, tra gli altri, Pronti a tutte le partenze, L’ultimo arrivato (Premio Campiello 2015), Resto qui, Le parole sono importanti, Quando tornerò.

«Bambino, racconta la formazione di una giovane camicia nera. C’entra la politica ma c’entra anche una “questione privata”, dolorosa, una rabbia personale che trova la sua divisa».
L’Espresso

«Bambino è una discesa fredda agli inferi che pure non dimentica mai l’umano e nella sua violenza la sua fragilità».
Il Foglio

«Un gran bel romanzo, Bambino. Marco Balzano si conferma tra i nostri scrittori più consapevoli dell’ultimo decennio».
Il Messaggero

«Un romanzo intenso, diretto, a tratti molto duro, condotto in uno stile incalzante da vero maestro della narrazione, quale Balzano ha da tempo provato di essere».
Avvenire

«Marco Balzano si è immerso nel cuore di tenebra del nostro passato prossimo – tra foibe e rastrellamenti nazisti […] Ma la sua virtù consiste nel mostrarci – in fondo all’abiezione del protagonista – uno straziante desiderio di purezza. Dentro la più insensata violenza il “Bambino” pensa alla madre sparita, alla matrigna, alla prostituta cui regala un bracciale… Ecco, quel desiderio di purezza, di una zona inviolabile del cuore umano che il male e la Storia non possono raggiungere (“l’odore buono di bucato”) è forse l’unica cosa che potrebbe salvarci».
la Repubblica