La breve ma intensa parabola di uno dei più strenui oppositori del duce
A cent’anni dall’omicidio, un saggio racconta una delle figure più celebrate e meno conosciute della nostra politica.
Nel centenario della morte, un attento storico del fascismo ricostruisce la figura di Giacomo Matteotti, spesso frainteso, perché oscurato dalla dimensione di vittima. Franzinelli ci propone qui una lettura che oltre a raccontare l’uomo (le origini, la famiglia, la formazione) e la sua visione (l’internazionalismo, il socialismo riformista, l’integrità etica), intreccia un parallelismo con la vicenda di Mussolini: dalla comune collocazione in area socialista e dalle analoghe posizioni antimilitariste iniziali, fino alla progressiva divaricazione e al drammatico epilogo. La ricostruzione non manca di delineare personalità e ruolo di esecutori e complici, né il loro legame con il duce che commissionò il delitto. Il risultato è un documento avvincente, che getta nuova luce sulle idee e gli insegnamenti di un grande politico.
Mimmo Franzinelli
Storico del fascismo e dell’Italia repubblicana, membro della Fondazione Ernesto Rossi – Gaetano Salvemini di Firenze, è autore di numerosi volumi. Fra questi ricordiamo: Fascismo anno zero, Il filosofo in camicia nera, L’insurrezione fascista, Schiavi di Hitler e L’Italia sull’orlo della guerra civile (con A. Giacone).