Uno degli episodi meno conosciuti, e più affascinanti, della
storia delle crociate
Fu il più grande sovrano norvegese e il primo a compiere il giro del
mondo per visitare il Sepolcro dopo la conquista di Gerusalemme.
Tra l¿XI e il XIII secolo furono numerosi i nobili che lasciarono il proprio
paese per combattere in Terrasanta. Sigurd Magnússon era uno di
questi e ciò che fa della sua storia un unicum nel panorama delle
crociate è la sua provenienza. Signore di un regno lontano, la
Scandinavia, in cui il cristianesimo si era affermato da appena un
secolo, nel 1107 intraprese un viaggio che, con 60 navi, lo avrebbe
portato in Terrasanta dopo la conquista di Gerusalemme. Un¿impresa
mirabile non solo per l¿entità del viaggio, ma anche per il suo valore
simbolico. Il suo fu infatti una sorta di percorso iniziatico che, toccando
le maggiori corti d¿Oriente e d¿Occidente, sancì la piena e definitiva
integrazione del re norvegese tra i monarchi cristiani e garantì
imperitura fama al suo protagonista.
Francesco D¿Angelo è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di
Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo dell¿Università di
Roma Sapienza e collabora con l¿Istituto di Storia dell¿Europa
Mediterranea del CNR (Cagliari-Roma). Tra le sue pubblicazioni: In
extremo orbe terrarum. Le relazioni tra Santa Sede e Norvegia nei
secoli XI-XIII; La fonte di Urðr. La Scandinavia, l¿Europa e il
Mediterraneo (secoli VIII-XIII).
«Un crociato sui generis, Sigurd: figlio di un mondo lontano, la cui
storia, grazie a questo libro, arricchisce la nostra percezione di un
Mediterraneo medievale che fu più ricco e vasto di quanto in genere si
immagini».
Amedeo Feniello, la Lettura