Il grande ritorno di Manfredi al romanzo storico
Un centurione alla ricerca della sorgente del Nilo, una prigioniera con
un insospettabile segreto: due civiltà destinate a scontrarsi... e a
scoprirsi.
Nella Roma di Nerone brilla una nuova stella: una splendida fanciulla
dalla pelle color dell’ebano, agile come un leopardo e altrettanto letale.
È stata catturata dal centurione Furio Voreno nella steppa della
Numidia e con le sue straordinarie doti di combattente ha attirato
l’interesse dell’imperatore stesso. Ma Varea, "la solitaria¿, come rivela
di chiamarsi la giovane, è ben più di una guerriera invincibile o una
seducente concubina. In lei scorre il sangue dell’Antica Madre, la
progenitrice di tutto il genere umano, e sta per giocare un ruolo
decisivo nello scontro di due civiltà. Manfredi torna al romanzo storico,
il genere che gli ha regalato i successi più limpidi, con il vivido ritratto di
una protagonista ribelle che si scolpisce nel cuore di ogni lettore.
«È un appassionante racconto di paludi, animali fantastici (lo sono, ad
esempio, agli occhi di quegli uomini tra il 62 e il 65 dopo Cristo, il
rinoceronte o l’ippopotamo) guerrieri, re, città, montagne altissime,
cascate, vulcani».
La Stampa
Valerio Massimo Manfredi è un archeologo specializzato in topografia
antica. Ha insegnato in prestigiosi atenei in Italia e all’estero e condotto
spedizioni e scavi in vari siti del Mediterraneo, pubblicando in sede
accademica numerosi articoli e saggi. È autore di best-seller come Lo
scudo di Talos, L’Oracolo, Il faraone delle sabbie e la trilogia
Alèxandros, pubblicata in trentanove lingue in tutto il mondo.