Venticinque giganti che hanno cambiato il nostro modo di
vedere il mondo
La storia della matematica ripercorsa attraverso le vite e le scoperte
dei suoi più geniali innovatori.
La matematica non nasce nel vuoto, ma è creata dalle persone, e
alcune di loro possiedono una chiarezza mentale in grado di condurle
alle scoperte più eccezionali. L’autore ne chiama in campo
venticinque, prendendo le mosse dalla Magna Grecia di Archimede e
spingendosi fino ai giorni nostri; varca i confini dell’Europa con figure
come il cinese Liu Hui e il persiano Muhammad al-Khwarizmi (al quale
dobbiamo le parole "algebra¿ e "algoritmo¿); tocca le scoperte di Isaac
Newton e Leonhard Euler, Carl Friedrich Gauss e Georg Cantor, ma si
sofferma anche sulle intemperanze di personaggi come il
cinquecentesco Girolamo Cardano, giocatore d’azzardo e astrologo, o
Evariste Galois, che morì ventenne nel 1832 in un duello per amore.
"Ai matematici nati si può impedire di fare matematica solo
rinchiudendoli, e anche in quel caso incideranno equazioni sui muri¿
dice Stewart. "I miei numeri uno amano la matematica, ne sono
ossessionati, non possono fare altro. I numeri uno sono tali perché
sono determinati. Che cosa li rende così? È un mistero.¿
Ian Stewart insegna matematica alla Warwick University. È uno dei più
noti e apprezzati divulgatori scientifici in campo internazionale.
Vincitore di numerosi premi letterari, membro della Royal Society, ha
pubblicato decine di libri, tradotti in tredici lingue; scrive rubriche di
matematica per le principali testate scientifiche internazionali e
interviene regolarmente in programmi radiofonici e televisivi. Tra i suoi
titoli tradotti in italiano ricordiamo Come tagliare una torta e altri enigmi
matematici, L’eleganza della verità, I grandi problemi della matematica
e Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo.
«Fin dal titolo, uno degli obiettivi dichiarati del libro è dissipare il luogo
comune secondo il quale i matematici sarebbero persone noiose».
Library Journal
«Una lettura preziosa per insegnanti e studenti, ma soprattutto per
lettori intellettualmente curiosi che non temono di avventurarsi in
territori sconosciuti».
Kirkus Reviews