Terrore in alta quota. Ispirato a fatti realmente accaduti, un thriller mozzafiato
Tra vecchi rancori, sfide personali e antiche superstizioni, per un gruppo di alpinisti dilettanti l’ascesa alla vetta si trasforma in un incubo.
In un’epoca in cui il turismo di massa ha reso accessibile ogni angolo
del pianeta, un gruppo di alpinisti senza esperienza decide di scalare
l’Everest. A organizzare la spedizione è il famoso stilista Paolo Villari,
che per l’ascesa ha scelto Giuseppe Cagliari, la guida più esperta sulla
piazza. Ma tra i partecipanti c’è tensione e, tra malesseri e screzi, il
gruppo si mette in marcia con due ore di ritardo. Due ore di troppo,
perché le condizioni meteorologiche peggiorano e nell’aria rarefatta
della montagna anche Cagliari perde lucidità e commette degli errori.
Bloccati in mezzo a una tempesta e divisi da reciproche accuse, i
membri del Villari Group si troveranno a fronteggiare le motivazioni
personali che li hanno condotti fin lì. E la vendetta della "Dea
Montagnaż di cui parlano gli sherpa.
David Lagercrantz
Nato nel 1962, è un affermato giornalista e scrittore svedese. Oltre alla
biografia Io, Ibra, sulla vita di Zlatan Ibrahimovic, ha pubblicato: La
caduta di un uomo. Indagine sulla morte di Alan Turing (2016), e
firmato Quello che non uccide e L’uomo che inseguiva la sua ombra, il
quarto e quinto capitolo della saga Millennium creata da Stieg Larsson.
«È stato un colpo di genio fare dell’Everest lo sfondo per un thriller
psicologico così accuratamente documentato».
Vagabond
«Un grandioso racconto su desiderio e pazzia sulla montagna più alta
del mondo».
Hemmets Veckotidning